Mario Sironi, famoso artista italiano, nasce a Sassari nel maggio del 1885. Inizia come illustratore e partecipa per la prima volta ad una mostra collettiva nel 1905 presentando le due opere "Senza luce" e "Paesaggio". Nel 1906 si trasferisce a Parigi dove conosce Boccioni, il primo intellettuale ad aprirlo alla corrente del Futurismo.
Mario Sironi resta molto colpito dai futuristi, tanto da partecipare alla "Libera Esposizione futurista" del 1914. Firma il manifesto futurista L'orgoglio italiano e partecipa alla Grande Esposizione Nazionale Futurista (Milano, 1919). Contemporaneamente continua a dedicarsi al disegno illustrativo, lavorando per diverse riviste italiane come "Le Industrie Italiane Illustrate” e “Popolo d’Italia”.
Nel 1924 partecipa alla Biennale di Venezia col gruppo novecentista (anche conosciuti come i "Sei pittori del Novecento") dove espone "L'architetto" e "L’allieva". Nel 1925 entra a far parte del Comitato Direttivo, partecipando insieme al gruppo a diverse mostre nazionali e internazionali. Nel 1926 è a Milano alla I Mostra del Novecento Italiano spostandosi successivamente per tutta Europa.
Nel 1931 inizia ad avvicinarsi al mondo delle opere murali. Viene incaricato di eseguire la vetrata "La Carta del Lavoro" per il Ministero delle Corporazioni a Roma, insieme a due tele per il Palazzo delle Poste a Bergamo. Nel 1942 tiene una personale alla Galleria del Milione dove espone una serie di opere che prendono il nome di "Frammenti di opere murali”.
Muore a Milano nel 1961.