Man Ray, nome d’arte di Emmanuel Rudnitzky, nasce a Filadelfia (Pennsylvania) nell’agosto del 1890. L’artista è costretto a cambiare nome all’inizio della sua carriera, a causa delle discriminazioni razziali dell’epoca.
A partire dal 1908 lavora a New York come grafico e disegnatore, dimostrando fin da subito la propria passione nei confronti del disegno. Le prime opere aerografiche - realizzate grazie al aeropenna - risalgono al 1919. Proprio questa spiccata passione verso i mezzi di rappresentazione inusuali lo porta a dare origine al ramo statunitense del movimento Dada (insieme a Duchamp).
Purtroppo il movimento ha vita breve e Man Ray decide di cambiare completamente strada. Si trasferisce a Parigi, dove ottiene un grande successo grazie alle proprie opere di fotografia. Nel 1922 realizza i primi rayographs, fotogrammi molto particolari ottenuti posizionando l’oggetto direttamente sulla carta sensibile.
Negli anni ’20 inizia la sua carriera di fotografo surrealista, che lo porterà ad avvicinarsi sempre di più al mondo del cinema. Nel 1923 dirige "Retour à la raison", film d'avanguardia presentato alla prima esposizione surrealista tenutasi a Parigi alla galleria Pierre.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale l’artista è costretto a fuggire in America. Raggiunge Los Angeles e si dedica per qualche anno all’insegnamento. Torna in Francia solo al termine della guerra, presentando nuovamente le sue opere al pubblico parigino.
Nel 1963 pubblica la sua autobiografia “Self-portrait”. Un anno prima di morire, riesce ad esporre le proprie fotografie alla Biennale di Venezia, lasciando un ricordo indelebile della sua arte.
Muore a Parigi nel 1976.