Christo Javacheff nasce a Gabrovo (Bulgaria) nel giugno del 1935. Studia all’Accademia di Belle Arti di Sofia per poi trasferirsi a Parigi nel 1958.
Affascinato dalle avanguardie artistiche parigine, inizia a frequentare eventi ed incontri dedicati al mondo dell’arte. Incontra così Jeanne-Claude Denat de Guillebo, sua futura moglie e collaboratrice artistica.
A questo periodo appartengono le prime opere, tra cui spiccano “Packages” e i “Wrapped Objects”.
Nel 1961 inizia la collaborazione con la moglie che lo porta alle opere di “impacchettamento” (edifici e oggetti avvolti da lunghi teli trasparenti). Insieme Christo & Jeanne Claude lavorano a “Projet d’un édifice public empaqueté”, il loro primo progetto di impacchettamento di un edificio pubblico.
Nel 1964 Christo e Jeanne Claude si trasferiscono a New York, dove realizzano “Air Package” e “Wrapped Tree”, altre due installazioni molto conosciute.
A metà tra gli anni ’70 e ’80 Christo si concentra sulla realizzazione del progetto “The Pont Neuf Wrapped”, il drappeggio di uno dei ponti più antichi della Senna a Parigi.
Del 2005 è invece l’installazione “The Gates”, un percorso pedonale all’interno del Central Park di New York segnato dalla presenza di 7503 porte dalle quali scendono teli colorati sospesi a due metri da terra.
L’ultima opera di Christo è la passerella sul lago d'Iseo, “The floating piers”, anch’essa coperta da lati teloni fluttuanti.
L’artista muore nel 2020 a New York mentre stava lavorando al futuro impacchettamento dell’Arco di Trionfo di Parigi.