Tano Festa nasce a Roma nel 1938. Si definisce “artista del popolo”, inserendosi all’interno della corrente italiana dell’Arte Popolare. Partecipa per la prima volta ad una mostra collettiva nel 1959 insieme a Franco Angeli e Giuseppe Uncini, ospitato dalla Galleria La Salita di Roma. Nel 1961 la stessa galleria ospita anche la sua prima personale.
Nel anni Sessanta si dedica alla ricerca del proprio stile personale, al desiderio di mostrare al pubblico la propria visione artistica. Tano Festa propone una nuova visione della Pop Art, rifiutando i soggetti “tipici” e concentrandosi sulla bellezza intrinseca delle cose. Attraverso i suoi quadri ed i soggetti scelti punta a mostrare il cambiamento che la società sta affrontando, raccontando la storia di un popolo attraverso gli oggetti che sceglie di utilizzare.
Nella prima metà degli anni Sessanta lavora ad una serie di pannelli di grandi dimensioni dove compaiono chiari riferimenti all’architettura classica. Questi sono gli anni più difficili della sua carriera, con la critica che si dimostra “contrariata” dalla sua produzione.
Negli anni Ottanta sembra ritrovare il giusto spirito e ricerca nuovi stimoli creativi. Realizza enormi tele ricoperte da strati di pittura dove la materia prende il sopravvento sulla forma. Nel 1980 partecipa alla XL Biennale di Venezia dove i critici hanno la possibilità di riscoprire la sua arte.
Nel 1982 è presente alla mostra Artisti italiani contemporanei 1950-1983, segnando l’inizio di una fiorente attività espositiva. Nel 1988 realizza l’opera “Finestra sul mare”, dedicata alla morte di Francesco Lo Savio.