Piero Dorazio nasce a Roma nel giugno del 1927. Nella prima parte della sua carriera si concentra quasi esclusivamente sulla raffigurazione di paesaggi e nature morte, per poi lasciarsi trasportare dall’influenza Cubista.
Nel 1941 rientra tra i fondatori del gruppo “Forma 1” che porta avanti un’ideale di arte lontano dal desiderio di “difesa sociale”. Una delle ispirazioni principali del gruppo è la corrente dell’astrattismo che influenza inevitabilmente le opere successive di Piero Dorazio.
Negli anni Cinquanta apre la galleria “L’Age d’Or” con l’obbiettivo di trasformarla in un luogo di raccolta per tutti i più interessanti artisti d’avanguardia. Nel 1957 presenta al pubblico la sua prima personale, ospitata dalla Galleria La Salita di Roma. Partecipa ad alcune edizioni della Biennale di Venezia (1956, 1958 e 1960). Torna alla Biennale solo nel 1966, dopo una breve pausa dedicata alla riscoperta della propria arte.
In questi anni riceve l’incarico di dirigere il dipartimento di belle arti dell’Università della Pennsylvania a Filadelfia e partecipa alla mostra “The Responsive Eye” ospitata dal MOMA di New York (1965).
Gli anni Settanta sono dedicati al viaggio, un periodo complesso in cui si sposta tra Africa e Medio Oriente per poi rientrare in Italia e trasferirsi a Todi. Nel 1979 il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris organizza la sua prima retrospettiva, che segna l’inizio di un’intensa attività espositiva.
Di questi anni si ricorda la mostra alla Galleria Nazionale di Arte moderna di Roma (1983), la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1988 e la collaborazione al progetto “Fiumara d’Arte” nel 1989 (un parco museo a cielo aperto costruito a Tusa in Sicilia).
Muore a Perugia nel 2005.