Ottone Rosai nasce a Firenze nell’aprile del 1895. La sua prima personale si tiene in un piccolo locale di via Cavour a Firenze, nel 1913. La mostra segna l’inizio della sua carriera che si rivela fortunata e ricca di sorprese. Nel 1915, dopo lo scoppio del conflitto mondiale, si arruola volontario e prende parte al combattimento. Dall’esperienza nascondo grandi opere letterarie ed alcuni disegni che lo porteranno ad attirare un pubblico sempre più vasto (raccolti nei volumi "Libro di un teppista" e "Dentro la guerra").
Nella prima fase della sua produzione artistica Ottone Rosai risente di tendenze cubiste e futuriste. Dopo la guerra cambia completamente strada e crea un proprio stile espressivo, assolutamente inedito. Le tele ed i disegni diventano piccoli, con continui riferimenti al popolo italiano ed alla cultura caratteristica del paese.
Nel 1920 comincia ad esporre alcuni lavori in una personale presentata nelle sale di Palazzo Capponi (Firenze). Purtroppo un grave lutto familiare lo costringe a fermarsi per qualche tempo. Riprende a dipingere con una certa regolarità nel 1927, quando presenta una mostra presso la galleria Il Milione (Milano).
Gli anni ’30 sono quelli che consolidano il suo successo. La mostra a Palazzo Ferroni del 1932 ottiene un grande successo, seguito dalla favorevole partecipazione alla Biennale di Venezia del 1935.
Nel periodo della guerra inizia a dipingere una serie di autoritratti e scene di crocefissioni, provando a descrivere attraverso la tela l’orrore dei conflitti.
Nel 1954 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia, in una delle sue ultime apparizioni.