Norberto Proietti nasce a Spello nel 1927. Inizia a lavorare come sarto, seguendo le orme del padre, ma la sartoria non riesce a soddisfare appieno il suo tormento creativo. La pittura, invece, è in grado di trascinarlo completamente e di fargli ritrovare la calma e la serenità.
La produzione artistica di Norberto Proietti viene spesso definita “naïf”, ossia lontana dai canoni accademici e priva di qualsiasi legame con la realtà culturale del tempo. Si tratta di un’arte libera, fatta di riproduzioni originali e colori brillanti, dove ogni osservatore ha la possibilità di riconoscersi in modo diverso.
Decide di dedicarsi completamente alla pittura a partire dal 1961, quando inizia un’intensa attività espositiva all’estero. Uno dei soggetti maggiormente ricorrente nelle suo opere è rappresentato da piccoli frati su sfondi medievali.
Nel 1967 partecipa al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove cattura l’attenzione del pubblico e della critica. Nel 1971 Cesare Zavattini gli conferisce il Premio Suzzara, in onore delle sue opere d’arte naïf. Continua a dipingere con regolarità fino alla sua morte (Spello, 2009).