Il pittore italiano Gino Severini nasce a Cortona nell’aprile del 1883. Rientra tra i più importanti esponenti dell’arte cubista e futurista, un innovatore di forme e tecniche pittoriche.
Nel 1906 si trasferisce a Parigi con lo scopo di studiare la Pittura Impressionista, senza però perdere di vista le correnti innovatrici dell’Italia di quegli anni. Nel 1910, infatti, è tra i firmatari del Manifesto della Pittura Futurista. Partecipa alla prima mostra futurista alla Galerie Bernheim-Jeune di Parigi ed a diverse altre mostre che si svolgono in Europa e negli Stati Uniti.
Tra il 1913 e il 1920 Gino Severini si muove tra Londra, Berlino e Roma, ospitato da importanti gallerie come la Der Sturm e la Galleria Marlborough. Si concentra sullo studio del cubismo pubblicando il trattato "Du cubisme au classicisme" (Dal Cubismo al Classicismo), esprimendo il proprio personale punto di vista sulla corrente.
Gli anni ’30 sono quasi interamente dedicati all’arte sacra - l’artista affronta una profonda crisi religiosa. Gino Severini sperimenta l’affresco ed il mosaico, offrendo le proprie opere alle chiese svizzere di Semsales e La Roche.
Negli anni ’50 l’interesse del pittore torna a concentrarsi sul futurismo e sui suoi “soggetti tipici”. La luce e il movimento diventano il principale punto di sperimentazione, fino alla morte dell’artista che avviene a Parigi nel 1966.