L’artista Egon Schiele nasce in Austria, a Tulln sul Danubio, nel 1890.
L’amicizia con il pittore Klimt segna gran parte della sua carriera artistica. E’ proprio Klimt ad avvicinarlo alla Secessione di Vienna, presentandogli alcune delle personalità più influenti del tempo.
Tuttavia Egon Schiele si differenzia dagli artisti della Secessione. La sua arte è molto più vicina all’Espressionismo, con una forte propensione verso i ritratti e la rappresentazione artistica del corpo.
Il modo in cui interpreta la sessualità e rappresenta il corpo femminile permette di individuare una nota di solitudine angosciata. Opere famosissime come "Due bambine", “Eros" e "Nudo femminile con capelli neri” (realizzate intorno al 1912), ci aiutano a descrivere l’agitazione interiore del pittore e la sua particolare visione del corpo.
In questi stessi anni Egon Schiele viene accusato di rapimento di una minorenne - Wally Neuzil - che in realtà era volontariamente scappata di casa.
Costretto a passare alcuni giorni in carcere, l’artista risente dell’esperienza e trasmette la propria inquietudine nei quadri successivi.
Nel 1915 sposa Edith Harms, riuscendo finalmente a trovare l’ispirazione e la calma necessaria alla sperimentazione artistica.
Espone a Vienna, Praga e Zurigo, presentano quadri come "La famiglia" e "Edith, la moglie dell’artista”.
Purtroppo non potè godere del successo raggiunto, stroncato dall’influenza spagnola nel 1918.