Carol Rama, pittrice ed artista italiana, nasce a Torino nel 1918. L’inizio della carriera dell’artista è fortemente autobiografico. I suoi primi acquerelli (opere realizzate tra il 1936 e il 1946) erano talmente “reali” da risultare inaccettabili. La sua prima personale venne bloccata, tutte le opere sequestrate proprio perché considerate troppo audaci.
Carol Rama rappresentava chiaramente i desideri e le paure delle donne, le fantasie delle giovani menti ed i dolori affrontati nel corso della vita.
Questa tendenza cambia leggermente all’inizio degli anni Cinquanta, quando l’artista sente il bisogno di sperimentare qualcosa di nuovo. Entra a far parte del gruppo del MAC (Movimento Arte Concreta) e dedica alcuni anni alla sperimentazione dell’astrattismo.
Negli anni Settanta realizza alcune delle sue opere più famose. Su tele di grande formato incolla camere d'aria usurate e spesso semidistrutte, ricordando la fabbrica di biciclette del padre. Le camere d’aria creano immagini complesse e opere che ricordano la complessità dell’anatomia umana.
Nel 1985 viene allestita la prima mostra antologica dedicata a Carol Rama nel sagrato del Duomo di Milano. Il grande pubblico apprezza le sue opere e vuole conoscere di più sulla natura della sua arte.
Attraversa i confini nazionali passando attraverso lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Baltic Museum di Gateshead e decine di altri importanti siti culturali.
La sua ultima opera conosciuta risale al 2007. Gli ultimi anni fino al 2015 sono dedicati al riposo, dopo più di settant’anni di carriera.